Menu principale:

gruppo alpini di sandigliano (BI) e coro La Ceseta


Vai ai contenuti

Sulle montagne di Cortina d'Ampezzo - LAGAZUOI

VARIE

I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA - Con gli Alpini sui sentieri della storia, i luoghi della grande guerra da noi fotografati e commentati (alcuni commenti sono stati tratti dall'omonimo volume realizzato a cura dell'Associazione Nazionale Alpini e donatoci dal Presidente Nazionale Corrado Perona e da sito www.grandeguerra.dolomiti.org

SULLE MONTAGNE DI CORTINA D'AMPEZZO
Agosto 2009 Reportage fotografico dell'Alpino Adriano Parise


Nel cuore delle Dolomiti, a pochi chilometri da Cortina d'Ampezzo, dall'Agordino e dalla Val Badia, si trova il più esteso Museo della Grande Guerra composto dal museo all'aperto del Lagazuoi, dal museo all'aperto delle 5 Torri e dal museo del Forte Tre Sassi.
I tre musei si trovano in un raggio di circa 5 Km e illustrano i diversi aspetti della Grande Guerra in montagna : la difesa dei valichi alpini al Forte Tre Sassi, il fronte di montagna e la guerra di mine sul lagazuoi, la linea difensiva italiana e il comando artiglieria alle 5 Torri.
Il 23 maggio 1915 il Regno d'Italia dichiara guerra all'Impero Austro-Ungarico. Abbandonando la Triplice Alleanza, l'Italia si unisce alle potenze dell'Intesa, assicurandosi in cambio, in caso di vittoria, i territori del Trentino, dell'Istria e parte della Dalmazia. L'esercito austro-ungarico, già in guerra dall'agosto del 1914 sui fronti di Serbia e di Galizia, aveva approntato una linea difensiva che dallo Stelvio arrivava fino all'Adriatico.
Alla dichiarazione di guerra dell'Italia, Cortina d'Ampezzo - che apparteneva agli Asburgo fin dal 1511 - venne abbandonata dall'esercito austriaco, che si ritirò lungo una linea difensiva fortificata predisposta alla fine dell'800, il cui caposaldo era il Forte Tre Sassi al Passo Valparola.
L'esercito italiano occupò Cortina il 29 maggio, interrompendo quattro secoli d'appartenenza all'Impero asburgico. L'avanzata verso la Val Badia e la Val Pusteria fu lenta e cauta e portò allo scontro con le difese austriache del Passo Valparola solo il 15 di giugno.
Il Forte Tre Sassi fu in poche settimane messo fuori combattimento dall'artiglieria italiana posizionata alle Cinque Torri, senza che questo indebolisse però la difesa austriaca.
Inutili furono tutti gli attacchi italiani per sfondare questa linea difensiva, susseguitisi per l'intera l'estate del '15.

Gruppo del LAGAZUOI :

nel quadro generale della guerra sul falzarego, il Lagazuoi rappresentò la principale linea di difesa austriaca. L'importanza del Lagazuoi divenne più evidente quando gli austriaci si resero conto che il Forte Fra i Sassi (attualmente più conosciuto come Forte Tre Sassi) della Valparola era obsoleto. Allora si appoggiarono alla parete del lagazuoi trasformandolo in una fortezza inviolabile. Dalla cima opportunamente presidiata, gli austriaci potevano controllare tutto il passo Falzarego, la strada delle Dolomiti e la zone delle 5 Torri.Il 24 ottobre del 1915, gli alpini occuparono il tratto orientale di una lunga cengia situata nel mezzo della parete del Piccolo Lagazuoi, la cengia si rivelò essere come una spina che si incuneava nelle postazioni austriache.Il maggiore Ettore Martini, comandante della zona, intui l'importanza della cengia e ne fece un vero punto di forza per tutte le azioni offensive italiane.
Gli austriaci cercarono in tutti i modi di eliminare gli italiani, incominciò cosi una drammatica guerra di mine. La montagna venne trivellata in ogni senso per creare nuove feritoie di vedetta e per controbattere il nemico, furono create gallerie-ricovero, gallerie di mine e di contromine. Gli austriaci per scacciare gli italiani dalla Cengia Martini (dal nome del comandante del battaglione che l'occupò), fecero esplodere ben quattro mine esattamente il 1°gennaio, il 14 gennaio dle 1915, il 22 maggio e il 16 settembre del 1917, mentre gli italiani fecero esplodere una sola mina il 20 giugno 1917 che fu la più potente.
Il 5 novembre 1917 a seguito della disfatta di Caporetto, gli italiani abbandonarono la zona improvvisamente.
I ghiaioni che oggi si notano sotto le pareti del Lagazuoi e del Piccolo Lagazuoi, sono i risultati di queste esplosioni.
Il Museo all'aperto della Grande Guerra sul Piccolo Lagazuoi si estende su una vasta area del Monte Lagazuoi, ad un'altitudine compresa tra i 2100 e i 2800 m. Numerosi sentieri, di diverso impegno e lunghezza, permettono di visitare postazioni e gallerie italiane e austriache lungo alcune delle più panoramiche passeggiate delle Dolomiti.
Ciò che rende unico questo museo sono le numerose e complesse gallerie, costellate di aperture che servivano come feritoie, cannoniere, prese di aerazione da cui si aprono viste inusuali sul paesaggio dolomitico.
Le gallerie più significative sono state ripristinate e si possono visitare in completa sicurezza; si potranno così vedere le numerose caverne che servivano per alloggio truppe, deposito di materiali ed esplosivi, sistemazione dei gruppi elettrogeni che alimentavano i martelli pneumatici usati per gli scavi. In alcune di esse sono state rifatte camere con allestimenti museali e ricostruzioni sonore che riproducono scene di vita quotidiana dei soldati.
Da segnalare inoltre · Il Sentiero degli Alpini che dall'anticima del Lagazuoi scende lungo la galleria di mina italiana e sbuca sulla Cengia Martini, uno dei luoghi storici del fronte dolomitico. Il tempo impieagato per tutto l'itinerario fino al Passo Falzarego è di circa 2 ore, da affrontare con equipaggiamento adeguato per la montagna e torcia elettrica per illuminare il percorso. E' consigliato l'uso del caschetto e, anche se non presenta difficoltà alpinistiche, è un itinerio impegnativo con passaggi esposti.
· Il Sentiero dei Kaiserjaeger conduce al versante del Lagazuoi occupato dagli austriaci. Scende dalla cima del monte con un percorso molto panoramico, prevede l'attraversamento di un ponte sospeso, per arrivare infine alle trincee della postazione Vonbank. Si percorre in circa un'ora e mezza, necessita di equippaggiamento da montagna ed è consigliato l'uso del cordino di sicurezza per un passaggio esposto poco prima del ponte.


Trincee sul Piccolo Lagazuoi

Ricovero sulla Cengia Martini

Galleria del Piccolo Lagazuoi

Ponte sospeso lungo il sentiero dei Kaiserjager sulla cengia austriaca

Raccolta fotografica zona del Lagazuoi e della Cengia Martini

KLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA

HOME PAGE | IL GRUPPO | IL CORO | LINK | VARIE | CONTATTI | ADUNATA 2025 | Mappa del sito

Cerca all'interno del sito

Torna ai contenuti | Torna al menu